
V2 – G10
VIAGGIO 2 – GIORNO 10
Oggi è il giorno della partenza, dagli Udzungwa. Massimo e Silvia hanno deciso di viaggiare con me verso Dar es Salaam perché il loro volo è il giorno dopo del mio e accorpare il trasporto rende tutto più confortevole e conveniente. Faremo il viaggio su un grosso Toyota Land Cruiser.
Riorganizzo il mio zaino con una certa facilità – non ho portato molte cose con me – e mi metto ad aspettare gli altri che invece, data la trasferta di 40 giorni e le attrezzature per le riprese, hanno bisogno di qualche minuto in più. Quando è ora di partire infilo le scarpe, ma ci trovo dentro un grosso millepiedi che devo convincere ad uscire. Lungo una decina di centimetri, dorso rinforzato nero e zampette rosse. Una bella schifezza con cui mi sembrava fosse chiaro l’accordo implicito di ignorarci reciprocamente. Infatti di quelli come lui ne avevo visti già parecchi lì attorno, fuori e dentro casa.
Sulla nostra auto sale anche Shirima, il Tanapa che l’altro ieri mi ha accompagnato alla cascata. Sono sicuro che ha ancora l’acido lattico. Il viaggio procede senza problemi salvo quello intrinseco di essere interminabile. Per raggiungere Dar impiegheremo circa nove ore, senza alcuna sosta. Per tutto il tempo tengo lo zaino con il computer sulle gambe per evitargli il calore insostenibile del pianale e soprattutto gli infiniti sobbalzi. Mentre attraversiamo il parco di Mikumi Silvia mi indica un gruppo di elefanti che sono contento di vedere seppur in maniera fugace. Cerco di fare una foto lestamente ma tutto quello che immortalo è un enorme sedere grigio alla sinistra dell’immagine.
Quando faccio la doccia a Dar, trovo sotto il piede il segno del millepiedi che ho trovato nella scarpa. Sembra una bruciatura nera, ma non fa né male né si sente niente a tatto: fa solo schifo. Silvia mi dice che, a parte macchiare la pelle per qualche tempo, non ci sono altre conseguenze. Ovviamente vi risparmio la foto. E domani me ne volo a casa.





