V5 – G7/8/9 • Fundi!
G7_ È domenica e riusciamo ad ignorare i galli per svegliarci un po’ più tardi. Ci installiamo nel portico delle casette UMNP ognuno con il proprio computer, e io mi dedico un po’ alla costruzione della mappa. Ho difficoltà ad integrare alcuni percorsi, e chiedo aiuto ad Arafat che come principale gestore del monitoring centre dovrebbe disporre di alcuni file GIS. Iniziamo a mettere mano anche ad una brochure descrittiva del VIC, che dovremo realizzare velocemente. Anche per questo, mi darà una mano Elisa sebbene dobbiamo contenderci l’uso del mio mac.
Dopo pranzo andiamo al cantiere per vedere lo stato delle cose. Pochi sono al lavoro, e Tarimo stesso non c’è perché come ci aveva riferito ieri è intento in un hiking domenicale per avvistare i mangabey nei monti. D’altra parte bisogna aspettare che i nuovi massetti asciughino.
Torno in cantiere con l’idea di smontare di persona i pannelli dopo pranzo con l’intento di preparare le stanze per una nuova e tanto necessaria mano di bianco. Non appena salito sulla scala mi accorgo però che il tipo di fissaggio utilizzato da Rasmus, il tecnico danese venuto ad installare gli exhibit non può essere allentato e poi ristretto. I germi sono stati bloccati con una pinza e per effettuare qualsiasi manovra andrebbero rimossi e sostituiti, cosa che vorrei evitare. Decidiamo di ritoccare il bianco dove serve attorno ai pannelli, forti della plastica che li protegge.
Uscendo osservo zampettate di scimmia impresse nel cemento con il quale, senza il mio consenso, hanno infatti iniziato ad intonacare i muriccioli in pietrame. Evito di contrariarmi e invece mi rallegro di vedere che anche se il pavimento in mattoni è stato rimosso, qualche zampettata di animale nel VIC c’è ancora.
Questa sera andiamo a cena da Hondo Hondo come dei veri wazungu. Ma Pima viene con noi.
G8_Vado al VIC. Discutiamo con i pittori su come procedere e ci accordiamo per un prezzo per ridipingere dentro, fuori, più ritocchi vari e pulizia dei vetri delle finestre. Praticamente una squadra di restauratori.
Finalmente dopo giorni che siamo qui il capo del parco è comodo di vederci. Facciamo una riunione operativa, e lui non si dimostra molto collaborativo. Di fronte all’ormai ridondante questione se fare o meno la storage room per il mercato, se ne esce con “Just give me two days”. Uscendo io, Pima e Tarimo concordiamo che non sappiamo bene cosa sia meglio sperare, perché eventualmente iniziare tra due giorni sarà tardi.
Questa mattina Mihaio inizia a disegnare la griglia per la mappa che voglio far dipingere su un lato del muro. Oggi al VIC pochi progressi ma tutto sommato voglio restare ottimista.
Andiamo dalla sarta che anche se aveva detto dopodomani quattro giorni fa, non ha fatto molto. Insieme a Pima ed Elisa andiamo a casa della sarta, che ci fa accomodare su un sofà mentre senza scomporsi si mette a fare il lavoro commissionato sotto i nostri occhi. Se fossimo andati tra una settimana, lo avrebbe fatto tra una settimana. Intanto, ci pare di intuire un flirt in corso tra Pima e la sarta Hawa, ma forse no perché lei è sposata con figli, cosa che tuttavia non dimostra niente. Intanto scende la notte, e mentre aspettiamo che vengano fatti gli orli, osserviamo curiosi la famiglia che si cucina un’inaspettato piatto di spaghetti.
G9_ Stanotte è piovuto ma poi è uscito il sole, lasciandoci in una tremenda. Stampo una base della mappa per Miayo, e vengo al VIC. Disponendo solo di una stampante in bianco e nero, ne stamperò più versioni scremando i colori non necessari in modo da evitare confusione.
Avrei appuntamento con Balele alle nove ma naturalmente lui arriva dopo un’ora e mezzo vanificando il mio ritardo di quaranta minuti che avevo a mia volta accumulato, per grande scandalo di Elisa che ancora deve comprendere del tutto lo stile di vita di qui.
Tarimo mi comunica che le Tanga stones arriveranno domani. Pur essendo in ritardo riguardo a quanto preventivato, la cosa mi preoccupa solo in parte. Mi chiedo piuttosto dove sia finito il carpentiere Ovin che aveva promesso di lavorare sul posto.
Nel pomeriggio torniamo a casa della sarta Hawa per assisterla mentre termina il lavoro sulle tende. Ci passiamo tutto il pomeriggio.
Faccio in tempo ad andare al VIC e vedere i progressi di Mihayo con la mappa, e la prova colore sulla colonna d’angolo del porticato. Purtroppo, alla sera arriva un tremendo temporale che dura solo pochi minuti: nei miei incubi vedo già le scolature della mappa la cui pittura creso non fosse ancora asciugata. Lo scoprirò domani.